SCRITTO DEL NOTO FISICO TEORICO JOHN HAGELIN
Si raccomanda di leggere i primi Articoli di Presentazione prima di questo.
Per i link riguardanti gli argomenti di questo scritto (e sulla persona di John Hagelin, che è stato
anche un candidato alla Presidenza degli USA), riferirsi all'articolo di Riepilogo.
John Hagelin è un fisico teorico noto per le sue ricerche nelle teorie di unificazione dei campi.
In questo scritto propone l'identità tra il "campo unificato", traguardo della fisica teorica contemporanea,
e l'esperienza della "pura consapevolezza" sperimentabile direttamente con la pratica della MT.
Dal libro "Perfect Government" di John Hagelin, pag. 44 e seguenti:
Gli scienziati si sono sempre meravigliati di come la struttura logica della mente,
che prende la sua forma più concreta nei vari formalismi matematici e nelle teorie sviluppate negli ultimi secoli,
rispecchi precisamente l'intelligenza evidenziata attraverso tutta la natura.
Queste strutture logiche e matematiche, create dalla mente umana, sembrano adattarsi alla natura come un guanto.
Il fisico Eugene Wigner, onorato come il "Padre dell'Era Atomica", espresse la sua meraviglia davanti a quella che
egli chiamò la "inspiegabile efficacia della matematica nelle scienze fisiche".
Secondo Einstein, "l'eterno mistero dell'universo è la sua comprensibilità" da parte della mente.
Questo notevole parallelo tra l'intelligenza umana e l'intelligenza della natura è diventata ancora più notevole
con l'avvento della teoria della Supercorda o Superstring, in cui i fisici hanno spinto la frontiera dell'investigazione
scientifica alle fondazioni ultime dell'universo fisico. Con la superstring, più che con qualsiasi altri teoria fisica
precedente, sembra come se ogni costruzione matematica umana - gruppi finiti e continui, geometria differenziale,
topologia, teoria degli insiemi, teoria delle categorie, ed altre - giocasse un ruolo naturale nella descrizione
della superstring e nella sua ricca e varia dinamica.
Per apprezzare pienamente la profonda corrispondenza strutturale tra l'intelligenza umana e l'intelligenza
della natura, e la possibilità di ottenere conoscenza pratica e precisa della legge naturale attraverso
l'esplorazione interiore della coscienza, è necessario un minimo di comprensione delle ultime scoperte
della meccanica quantistica e delle conoscenze più aggiornata sulla mente.
Segue un riassunto conciso di queste notevoli scoperte. [Nota: a tal proposito riferirsi soprattutto
agli altri articoli presenti sul sito].
Scoperte recenti in Fisica Quantistica.
La prima, efficace applicazione della meccanica quantistica ai livelli esterni dell'atomo ispirò ulteriori tentativi
per applicare la meccanica quantistica stessa al mondo, più energetico, e che rientra nell'ambito dalla teoria della relatività, del nucleo atomico.
Il successo di tali sforzi dipese da una sintesi per niente banale della meccanica quantistica con la relatività
speciale di Einstein. La risultante teoria relativistica e quantistica, nota come Teoria Quantistica dei Campi,
si stabilì rapidamente come la struttura teorica di maggior successo nella storia della scienza.
Essa fornì la possibilità di calcolare, con precisione praticamente illimitata, le proprietà ed il comportamento
dei sistemi atomici e sub-atomici. Essa fornì anche la struttura matematica e concettuale necessaria per sondare
scale temporali e spaziali ben al di là del nucleo atomico [cioè molto più piccole di quelle sondate fino a quel momento].
Armati con questa struttura teorica di successo, e con acceleratori di particelle sempre più potenti e sofisticati,
gli scienziati dal 1950 si sono dedicati a sondare i segreti più profondi della natura.
Questa esplorazione sistematica verso l'interno ha rivelato strati progressivamente più unificati del funzionamento
della natura, culminando nella recente scoperta delle teorie di campo completamente unificate.
Queste teorie identificano un campo singolo ed universale di intelligenza della natura alla base di tutte le forme
e i fenomeni dell'universo.
La figura 3a [qui non riportata] illustra la progressiva unificazione dei quattro tipi di forza fondamentali,
che funzionano separatamente nella scala nucleare (10 alla -14 centimetri) [cioè 0,00000000000001 cm].
Questa unificazione inizia con la forza elettromagnetica e la forza [nucleare] debole a scale di distanze 100 volte
più piccole del nucleo atomico (10 alla -16 centimetri). Il profondo successo empirico di questa teoria unificata
"elettro-debole" ha ispirato gli scienziati a proporre Teorie di Grande Unificazione
(GUT, Grand Unification Theories) delle forze elettromagnetica, [nucleare] debole e [nucleare] forte.
Questa grande unificazione di forze, com'è stata proposta, avviene ad una scala di distanze 10 milioni di milioni
di volte più piccola (10 alla -29 centimetri).
Tali GUT, che attendono ancora conferme sperimentali definitive, forniscono una descrizione altamente
compatta ed elegante delle forze e delle particelle elementari, ed offrono spiegazioni naturali per
alcune caratteristiche precedentemente inspiegabili dell'universo (per esempio, perché le cariche elettriche
dell'elettrone e del protone sono esattamente uguali e di segno opposto; perché il leptone tau ed il quark b hanno masse
uguali asintoticamente ad alte energie; e perché nell'universo c'è una preponderanza di materia sull'anti-materia).
La costruzione di una teoria di campo veramente unificata che incorpori la gravitazione si è dimostrata più difficile,
poiché la forza gravitazionale è di tipo completamente diverso. I suoi stati particellari o "quanti"
(chiamati "gravitoni") hanno spin 2 (in unità della costante di Planck), mentre le forze convenzionali
[cioè le altre 3 forze, elettromagnetica, nucleare forte e nucleare debole] sono rappresentate da particelle di spin 1.
L'unificazione di tali campi così disparati richiede perciò un nuovo potente principio unificante capace di unire
spin differenti. Tale profonda simmetria, chiamata "supersimmetria", fu scoperta finalmente negli anni '70.
La supersimmetria non solo colmò la differenza di spin tra il gravitone di spin 2 e le forze con spin 1,
ma pose anche le basi per un'unificazione perfino più clamorosa. Combinando particelle di spin diverso,
la supersimmetria in principio fu capace di riunire categorie di particelle precedentemente inconciliabili:
campi di forza (particelle con spin intero, o "bosoni") e campi di materia (particelle con spin semi-intero,
o "fermioni", come i quark e i leptoni). La scoperta della supersimmetria così diede inizio ad una ricerca globale
per una teoria di campo completamente unificata di tutte le forze e particelle elementari.
La rivoluzione della Supercorda o Superstring.
Sebbene i primi tentativi diretti di costruire teorie supersimmetriche di campo unificato siano fallite,
è emersa presto un'implementazione più radicale della supersimmetria, nota come "Supercorda" o "Superstring".
Mentre le precedenti teorie di unificazione erano tutte teorie quantistiche di campo di particelle elementari
puntiformi, le teorie della supercorda implicano la quantizzazione di anelli chiusi unidimensionali o "corde",
in movimento in 10 o 26 dimensioni spazio-temporali.
I requisiti della consistenza quantistica impongono su tali teorie costrizioni matematiche così severe che è davvero
notevole che esista una teoria delle corde auto-consistente. La sua scoperta causò il recente calderone
di attività teorica nota come "la rivoluzione della supercorda".
La supercorda non solo fornisce la prima teoria quantistica consistente della gravitazione, ma
incorpora nella sua struttura unificata l'intero universo di particelle e forze elementari. Questa struttura
potente ed elegante soddisfa tutti i requisiti per la "Teoria del Tutto" tanto sospirata dai fisici,
ed il sogno di tutta la vita di Einstein di un campo unificato - una singola fondazione teorica unificata
per tutte le leggi della natura. Dentro la struttura di questa teoria, le particelle e forze elementari che
riempiono l'universo sono soltanto stati vibrazionali della supercorda. Infatti, l'intero universo,
con tutte le sue diverse e multiformi proprietà (carica elettrica, spin, colore, sapore [dei quark], ecc.),
non è altro che una sinfonia cosmica - l'insieme degli stati vibrazionali (fondamentali e toni armonici superiori)
di un campo singolo, sottostante, universale, unificato di intelligenza della natura.
[...] [Questa teoria prevede l'esistenza di] cinque tipi di spin che comprendono l'intero universo fisico.
Qualsiasi espressione di materia o di energia all'interno della struttura manifesta dello spazio e del tempo
consiste necessariamente di uno di questi tipi.
Oltre il campo manifesto della geometria (3+1)dimensionale, oltre la scala di Planck di 10 alla -33 centimetri,
si trova la dimora della superstring, la dinamica completamente unificata del campo unificato stesso.
Sebbene il formalismo matematico della superstring porta all'esistenza
di fino a 26 dimensioni spazio-temporali alla scala superunificata,
l'apparizione di micro-buchi neri ed altri forti fenomeni gravitazionali
alla scala di Planck suggerisce una probabile transizione di fase ad una
struttura totalmente nuova della legge naturale che sfida ogni possibile
caratterizzazione nel normale senso spaziale, temporale e causale.
Il quadro che emerge è semplice e notevole. All'interno del campo manifesto
di spazio e tempo,
a scale spaziali più grandi della scala di Planck, l'universo è descritto
da una teoria supersimmetrica
di particelle elementari, classificate dai loro spin.
Oltre la scala di Planck risiede la dinamica puramente astratta,
unificata della superstring stessa.
Mentre i dettagli della superstring e la sua formulazione matematica precisa restano aree aperte
di ricerca e dibattito, vi è poco dissenso tra i teorici riguardo alla veridicità di questo quadro d'insieme.
Sviluppi recenti nella Scienza della Coscienza.
Per procedere ulteriormente con la nostra investigazione delle tecnologie
della coscienza, ed col proposito di sperimentare direttamente i
livelli più profondi e più vicini alla sorgente di ogni legge fisica,
avremo bisogno di un riassunto
altrettanto conciso ed aggiornato delle ultime conoscenze scientifiche
sulla mente e sulla coscienza.
Sfortunatamente, nessuna teoria singola e completa
della coscienza, paragonabile alla teoria del campo unificato della fisica,
è stata mai disponibile nella storia.
Infatti, gli psicologi si sono sempre sentiti male equipaggiati per speculare
sulla coscienza nell'ambito della struttura puramente materialistica e
nei modelli meccanicistici permessi dalla scienza del 19esimo secolo.
Fortunatamente un rapido progresso verso una teoria fondata della coscienza
è stata resa possibile recentemente dall'avvento di nuove procedure
empiriche e sperimentali che isolano le più semplici e più fondamentali
strutture della coscienza. Nel passato la ricerca psicologica si è
focalizzata largamente sullo studio della coscienza di veglia e delle
sue numerose patologie. Tuttavia la coscienza di veglia è una forma di
consapevolezza altamente complessa che risulta da uno stato eccitato
della fisiologia del cervello. Come conseguenza, è stato difficile
costruire una teoria semplice e coerente della coscienza basata
sull'analisi dell'esperienza di veglia. Questa situazione sarebbe
analoga in fisica al poter sviluppare la teoria quantistica attraverso
un'analisi di macro-molecole complesse in un ambiente ad alta temperatura.
La soluzione in fisica è sostituire la macromolecola complessa con l'atomo
di idrogeno. [Hagelin intende dire che è stato possibile sviluppare la
meccanica quantistica grazie alla semplicità dell'atomo di idrogeno,
che possiede una serie di livelli energetici semplice da rivelare
sperimentalmente e da esprimere matematicamente; una volta scoperta
i principi base della mecc.quant. nell'atomo di iderogeno e sviluppata
la teoria completa, si sono potuti analizzare sistemi più complessi,
fino al caso limite di una macro-molecola ad alta temperatura;
ma sarebbe stato impossibile, partendo da tale macro-molecola,
risalire alle leggi fondamentali della mecc.quant., a causa dell'estrema
complessità del problema].
Analogamente in psicologia i passi avanti sono venuti investigando
strutture più semplici e più fondamentali di consapevolezza.
Le "nuove" metodologie sperimentali impiegate derivano in realtà dalla
più antica scienza della coscienza - la tradizione Vedia dell'India.
Durante gli ultimi 40 anni, lo scienziato e studioso Vedico, Maharishi
Mahesh Yogi, ha rivitalizzato questa antica scienza della coscienza insieme
con i metodi pratici che costituiscono la sua base empirica.
Oggi, la tecnica di Meditazione Trascendentale è largamente
praticata in tutto il mondo, con milioni di soggetti la cui
esperienza è compresa tra alcuni mesi a quasi 40 anni.
Durante gli ultimi 30 anni, sono stati pubblicati oltre
600 studi scientifici sui benefìci fisiologici, psicologici
e perfino sociologici di questa pratica. Questo esteso insieme di
ricerche, la vasta e diffusa disponibilità dei soggetti, ed il modo
altamente sistematico in cui essa è insegnata, hanno reso questa tecnica
uno strumento investigativo ideale per la ricerca psicologica moderna.
Un Campo Unificato della Coscienza.
Mentre la coscienza di veglia rappresenta una forma complessa di consapevolezza corrispondente ad uno stato
complesso del funzionamento neurofisiologico, il cervello è capace anche di assumere
stati più semplici e più integrati di funzionamento, che soggettivamente corrispondono a stati più silenti e
più unificati di consapevolezza. Secondo quanto risulta dall'esperienza diretta, e alla scienza Vedica della
coscienza dalla quale deriva la meditazione, l'intelligenza umana, come l'intelligenza della natura, è strutturata
gerarchicamente in strati - dal grossolano al sottile, dall'eccitato al non eccitato, e dal diversificato all'unificato.
Mentre noi generalmente siamo consapevoli solo dei livelli più attivi e superficiali della mente che sono coinvolti
nel pensiero, nella percezione e nell'azione, l'esperienza rivela che ogni pensiero subisce una microgenesi
"verticale" da una forma seme o meno eccitata o olistica fino ad una manifestazione più condensata
e articolata concretamente, dove finalmente è disponibile alla consapevolezza conscia e partecipa nel processo
dell'esperienza e dell'azione.
In altre parole, l'esperienza della meditazione rivela un vasto regno di livelli sottili della mente e del processo
cognitivo che tipicamente resta al di fuori dell'esperienza conscia. Questi livelli più profondi della mente sono
sperimentati come causalmente prioritari, intrinsecamente più dinamici, e progressivamente più astratti,
completi ed unificati - parallelamente ai livelli più fondamentali di intelligenza riscontrati in natura.
Soggettivamente, questi stati unificati di consapevolezza emergono quando la mente sperimenta
sistematicamente stadi più astratti e fondamentali nello sviluppo del pensiero.
Pertanto, come la mente diviene meno e meno localizzata dai limiti specifici di un pensiero, la consapevolezza
diventa corrispondentemente più espansa. Quando l'impulso più debole di un pensiero o di una sensazione viene
"trasceso" in questo modo, la coscienza è lasciata da sola a sperimentare se stessa.
In questo stato di pura coscienza, lo stato più semplice e meno eccitato della consapevolezza umana,
la cosceizna viene sperimentata come un campo puramente astratto ed illimitato.
Il seguente è un tipico racconto di questa esperienza:
Appena divento consapevole spontaneamente dei livelli più fondamentali ed astratti dell'oggetto dell'attenzione durante
la meditazione, i limiti rigidi dell'oggetto iniziano a sfumare. Come l'oggetto diventa sempre meno localizzato
ed il fuoco dell'attenzione inizia ad espandersi, la comprensione diventa sempre più illimitata.
Quando l'impulso più debole dell'oggetto si dissolve e non vi è un contenuto localizzato dell'esperienza, la mia consapevolezza
è completamente illimitata. Rimango con l'esperienza di un campo puro, astratto, universale di coscienza, non localizzato da
uno specifico contenuto o da un'attività della mente, soltanto il Sé vigile nella sua stessa natura illimitata.
Da un punto di vista strutturale, la coscienza ordinaria di veglia è caratterizzata dalla triplice struttura
dell'"osservatore" (campo vivo della soggettività stessa), del "processo di osservazione"
(il meccanismo del pensiero e della percezione), e l'"osservato" (il contenuto o oggetto dell'esperienza).
Così, nella coscienza di veglia, c'è sempre un oggetto di percezione, che sia un oggetto grossolano
dell'esperienza sensoriale, un pensiero, o semplicemente una sensazione astratta.
Sebbene l'"oggetto di percezione" fornisca il contenuto sostanziale dell'esperienza di veglia,
sia l'osservatore che il processo di osservazione sono necessariamente presenti anch'essi.
A livelli più profondi di consapevolezza, l'oggetto della percezione è sperimentato come più intimo
al soggetto, ovvero la separazione tra l'"osservatore" e l'"osservato", che è una caratteristica che definisce
l'esperienza di veglia, diventa meno distinta. Nello stato meno eccitato della coscienza, i tre componenti
essenziali dell'esperienza di veglia - osservatore, processo di osservazione ed osservato - sono
unificati in una struttura di pura coscienza auto-interagente. Questo stato di pura coscienza è chiamato
samhita [letteralmente: coscienza unificata] nella scienza Vedica di Maharishi Mahesh Yogi.
Questo stato unificato di coscienza è caratterizzato dal sorgere di un insieme unico di cambiamenti fisiologici
e neurofisiologici indicanti profodna integrazione e coerenza del funzionamento cerebrale.
La ricerca fisiologica su questo sato iniziò con il lavoro di R.K.Wallace, che evidenziò dall'elettroencefalogramma
(EEG), dalla resistenza elettrica cutanea e da altri indicatori metabolici che un quarto stato di coscienza
[oltre i tre noti di veglia, sogno e veglia] avrebbe potuto instaurarsi nel corso della pratica della meditazione.
Numerosi studi successivi hanno confermato che il complesso integrato di cambiamenti fisiologici
che avvenivano spontaneamente durante la pratica della meditazione è consistente con l'esistenza
di un quarto stato basilare di coscienza. Il termine "basilare" è usato per indicare che questo stato di coscienza
sembra essere universalmente accessibile e altrettanto naturale degli stati di coscienza di veglia, sogno e sonno
profondo.
[...] L'esistenza di uno stato di coscienza unificato sottostante e la disponibilità di procedure pratiche
sistematiche per investigare questo stato, è stata annunciata da molti ricercatori come una nuova fondazione
empirica per una teoria psicologica unificata e la base di una completa scienza della coscienza.
Inoltre, queste pratiche meditative largamente disponibili forniscono una base sistematica, riproducibile,
scientifica per l'esplorazione dei livelli più profondi della mente e della coscienza, e pertanto permettono
un paragone dettagliato della struttura della mente umana e le strutture più profonde dell'intelligenza
evidenziate in natura.
Intelligenza Umana e Intelligenza della Natura: Corrispondenza dettagliata.
Come risulta chiaramente, questa corrispondenza è notevolissima. Come già notato, sia l'intelligenza umana
che l'intelligenza della natura posseggono una struttra gerarchica. Entrambe hanno alla loro base un campo
unificato di intelligenza. E, come in natura, i livelli più profondi della mente sono più potenti, olistici, completi
ed unificati. Questa corrispondenza qualitativa ha resistito ad uno stretto esame scientifico.
[...] La conclusione più naturale che si può trarre da tale corrispondenza è che il campo unificato
della pura coscienza auto-interagente ed il campo unificato della moderna fisica teorica sono uno e lo stesso.
In altre parole, il livello più profondo dell'esperienza umana, la pura coscienza, costituisce l'esperienza diretta
soggettiva del campo unificato che attualmente viene esplorato dalla fisica teorica moderna.
Questa conclusione è sia economica che consistente con il buonsenso comune: è difficile concepire
due distinti campi unificati della legge naturale - uno alla base dell'esperienza conscia ed uno alla base
di ogni altra cosa nell'universo (infatti questa conclusione sembra logicamente necessaria; per definizione,
il campo unificato della fisica è puramente auto-interagente - la sorgente autosufficiente di tutte le cose create; in
modo simile, la pura coscienza è puramente auto-interagente, o "auto-riferente" - il campo unificato di tutta l'attività mentale;
se questi due campi sono entrambi puramente auto-interagenti, e se essi interagiscono l'uno con l'altro - come, per esempio,
la mente soggettiva ed il corpo materiale devono in ultima analisi interagire tra di loro -, allora essi devono
essere uno e lo stesso).
Mentre sembra quasi autoevidente agli scienziati convenzionali che la pura coscienza, l'aspetto più fondamentale
dell'esistenza umana, ed il campo unificato, l'aspetto più fondamentale di ogni altra cosa in natura, siano identici,
questa affermazione risulta sorprendente - o perfino anti-intuitiva - per molti fisici. La ragione di ciò è che molti
scienziati considerano la coscienza come un epifenomeno - come la risultante macroscopica di numerosi processi
elettro-chimici microscopici nel cervello. Questa visione particolare della coscienza sembrerebbe precludere
qualsiasi relazione fondamentale tra la coscienza stessa ed il campo unificato. Tuttavia, questa visione
meccanicistica della coscienza e l'intero modello materialistico su cui essa si fonda, è principalmente il prodotto
di tre secoli di ricerca scientifica dedicata all'analisi della materia macroscopica [superate dalle grandi
scoperte della teoria della relatività e della fisica quantistica]. Va sottolineato che, riguardo alla coscienza, questo
punto di vista non ha alcuna base empirica rigorosa, e non dovrebbe essere formalmente associata con la scienza.
Inoltre, come vedremo, questa visione meccanicistica della coscienza è in contrasto con un insieme sempre
crescente di dati che riguardano il dominio della coscienza individuale e collettiva, ed è anche incompatibile
con le esperienze dirette di milioni di individui, esperienze simili a quella citate in precedenza.
Effetti di Campo della Coscienza.
L'evidenza sperimentale più concreta per una descrizione più profonda della coscienza, basata sulla teoria
dei campi, è l'Effetto di Super-radianza, o Effetto Maharishi, prodotto dalla pratica collettiva della
Meditazione Trascendentale e del programma di MT-Siddhi. Questi sono dimostrazioni consistenti di effetti
di campo estesi della coscienza che hanno retto alla prova di molte ripetizioni consecutive su una varietà di scale.
Questi studi impiegano misure sociologiche standard, come la statistica dell'FBI sulla criminalità, per studiare
l'influenza coerente su una popolazione circostante da parte di gruppi di esperti che praticano collettivamente
queste tecniche.
Il comportamento fisico osservato di questi effetti sociologici sono fortemente indicativi di un effetto di campo.
Per esempio, la riscontrata attenuazione dell'effetto con la distanza appoggerebbe fortemente una interpretazione
di questo tipo, basata sulla teoria dei campi. La dipendenza quadratica dell'intensità dell'effetto rispetto
alla grandezza del gruppo creatore di coerenza è anch'esso caratteristico di un fenomeno di campo in
cui gli elementi irradiatori operano coerentemente (specificatamente, la sovrapposizione coerente di ampiezze richiesta
per produrre un'intensa interferenza costruttiva [tipica dei fenomeni ondulatori] suggerisce il comportamento di un campo di Bose
- per esempio un campo quantistico gravitazionale, elettromagnetico o supersimmetrico).
Nell'ambito del dominio classico dello spazio-tempo (3+1)dimensionale, gli unici mediatori potenziali per tali
interazioni sociologiche di lungo raggio sono l'elettromagnetismo e la gravitazione.
L'interazione gravitazionale tra individui, tuttavia, è di gran lunga troppo debole per produrre effetti sociologici
rivelabili. C'è un consenso generale tra gli scienziati sul fatto che anche l'interazione elettromagnetica sia
probabilmente troppo debole per spiegare gli effetti sperimentalmente osservati.
Se i meccanismi convenzionali sono incapaci di rendere conto dei dati della super-radianza,
allora è chiaramente necessario un meccanismo non convenzionale; in particolare, ogni meccanismo che
possa servire a superare le sostanziali barriere di distanza coinvolte. Più di una spiegazione dettagliata di tale
meccanismo può essere trovata nella letteratura [della fisica teorica]. Una spiegazione coinvolte la struttura
non-locale della geometria spazio-temporale prodotta da forti effetti gravitazionali alla scala di super-unificazione.
Un'altra spiegazione coinvolge correlazioni quantistiche di lungo raggio riguardanti
una componente "conscia" del collasso non-locale della funzione d'onda.
Entrambi i meccanismi richiedono che la coscienza operi alla scala della super-unificazione o vicino ad essa,
e che pertanto essa occupi una posizione fondamentale nella struttura dell'universo fisico.
L'abbondantissima evidenza sperimentale dell'Effetto Maharishi così fornisce un forte sostegno empirico
per l'identità proposta tra la pura coscienza ed il campo unificato.
John Hagelin
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